giovedì 11 dicembre 2014

Ferrari FXX K on Track at Yas Marina F1 Circuit - Finali Mondiali 2014

World Debut: Ferrari FXX K - Finali Mondiali 2014

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martedì 2 febbraio 2010

Un Modello Unico FERRARI P450 SUPERFAST APERTA

Questo gioiello mozzafiato è stato costruito sulla base di una 599 GTB Fiorano e prende ispirazione dalla spider Ferrari disegnata dalla Carrozzeria Fantuzzi e costruita appositamente per il cortometraggio “Toby Dammit” diretto da Federico Fellini come contributo personale al film “Tre passi nel delirio” del 1968 e a sua volta, ispirato a uno de “I racconti straordinari” di Edgar Allan Poe.

Il cliente-ideatore della P540 Superfast Aperta, è Edward Walson, figlio di John Walson, l’inventore della TV via cavo. Nel 2008 ha preso contatto con Ferrari per produrre
una reinterpretazione moderna della vettura, verniciata color oro, del film. “Avevo sempre sognato di disegnare vetture sportive e vedendo questo film la decisione è venuta spontanea: un giorno avrei creato la “mia” Ferrari” ha dichiarato Walson.

Come tutte le One-Off di Special Projects, la P540 Superfast Aperta è stata sviluppata con lo stesso rigore progettuale applicato a tutte le Ferrari ed è regolarmente omologata per poter circolare su strada. Il cliente è stato coinvolto in ogni fase di sviluppo della vettura, disegnata da Pininfarina e costruita a Maranello, dalla definizione del concetto alla costruzione.

Essendo la 599 un coupé, è stato necessario rinforzare il telaio nel passaggio alla carrozzeria targa, limitando l’aumento di peso a soli 20 kg grazie all’impiego di fibra di carbonio e all’ottimizzazione della scocca. Dai bozzetti di stile iniziali all’odierna presentazione della vettura completa sono passati soltanto 14 mesi.

QUESTA SI CHE E' ANIMAZIONE


John Lasseter, Chief Creative Officer della Disney Pixar e vincitore del Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è un grande fan della Ferrari. In questa intervista ci racconta della sua passione per la Ferrari e dei suoi progetti futuri.
Credit: Antonio Ghini
John Lasseter è una figura chiave del successo globale di Pixar e ora riveste il ruolo di Chief Creative Officer sia nella Disney sia nella Pixar, dopo la fusione avvenuta nel 2006. Nonostante il suo ruolo di elevatissimo livello, Lasseter è rimasto più energico e trascinatore che mai. La sua vena creativa nasce da una profonda curiosità verso tutto quanto lo circonda: qualunque cosa può diventare protagonista di una delle sue storie, magari cambiando le dimensioni, la forma oppure il colore.

Come descriveresti il tuo rapporto con le automobili e i giocattoli?

Mi sono sempre visto come un bimbo che non è mai stato costretto a crescere. Ho sempre amato i giocattoli e questa passione per loro ha generato l’idea che mi ha permesso di realizzare Toy Story. E’ bastato un semplice dettaglio: quando si è fuori dalla propria stanza, tutti i giocattoli prendono vita. Per quanto riguarda le automobili, mio padre gestiva il reparto ricambi di una concessionaria Chevrolet a Los Angeles: fin dalla più tenera età mi è capitato di trascorrere molti fine settimana lavorando proprio in quel posto. Il mio interesse per le vetture mi ha poi spinto all’amore per le competizioni motoristiche. E ciò è quanto mi ha portato a ideare un film con delle automobili viste come personaggi animati. In definitiva, quella è l’origine del film “Cars”.

Quali ricordi conservi della tua visita alla sede Ferrari di Maranello?

Fino a quando vivrò, non dimenticherò mai la sensazione che provai passando sotto la volta all’ingresso della vecchia fabbrica, quando vidi una fiammante e bellissima F430 con gli occhi disegnati sul parabrezza che mi fissavano, proprio co
me se fosse uno dei personaggi di Cars. E’ stata una delle cose più emozionanti che io abbia mai visto, un ricordo che non dimenticherò mai.

Ma il momento più importante fu quello sulla pista di Fiorano, quando compii qualche giro con al volante Felipe Massa. Già era stato fantastico vedere il pilota brasiliano all’opera nei giri di prova con la Ferrari di Formula Uno. Poi comparve una bellissima F430 Spider azzurra… diedero le chiavi a Massa che mi fece salire vicino a lui e uscimmo in pista per fare un po’ di giri.

Tu sei un uomo con un’agenda straordinariamente fitta d’impegni. Quale Ferrari sceglieresti per andare a ciascuno di questi eventi: ritirare un Premio Oscar, vedere una gara NASCAR o andare al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach?

Per la notte degli Oscar vorrei la 612 Scaglietti. Penso sia una vettura di rara bellezza. Quella magnifica, sottolineo magnifica automobile starebbe benissimo sul tappeto rosso degli Oscar.

Per un’uscita a vedere una gara NASCAR, o qualunque altra corsa, sceglierei di certo la Scuderia. E’ un’esperta di corse e lei stessa è velocissima.

Per il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach senza dubbio la California. Il suo nome è davvero appropriato, poiché questa macchina è fatta per la California.

Hai appena ricevuto il Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Che importanza ha avuto per la tua carriera vincere un premio come il Leone d’Oro?

Ritirare il Leone d’Oro è stato uno dei momenti più importanti della mia carriera. Vincere il Leone d’Oro alla Carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è una cosa che non pensavo potesse succedermi. Non ci posso ancora credere, specie se guardo la lista di chi l’ha vinto prima di me. Ma la cosa che mi rende più orgoglioso è che non l’hanno dato solo a me: l’hanno dato anche alla Pixar, come teatro di posa. E’ la prima volta che ciò avviene nella storia della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Per me ha significato molto poter condividere questo premio con i membri della direzione Pixar.

giovedì 29 ottobre 2009

FERRARI 458 Italia official video al Mugello

Ferrari 458 Italia 570 CV, 0-100 km/h in 3,4 secondi e cambio a doppia frizione 7 marce

È cambiato tutto, a partire dal nome, 458 Italia, dove i primi due numeri indicano la cilindrata e l'ultimo i cilindri. "Abbiamo voluto dedicare all'Italia una vettura bella, dalle prestazioni straordinarie. Con un livello di innovazione mai raggiunto da nessuna Ferrari prima d'ora", spiega il presidente del Cavallino Luca di Montezemolo. "Un tributo all'Italia e alle sue caratteristiche uniche che rendono il lavoro, i prodotti e l'intero Paese sinonimo di eccellenza, creatività e qualità nel mondo" ,è una sintesi di innovazione tecnologica, creatività, stile, passione.

La Ferrari 458 Italia è completamente nuova da ogni punto di vista: gruppo moto-propulsore, design, aerodinamica, handling, strumentazione e interfaccia uomo-macchina; solo per elencare alcuni aspetti.

Berlinetta due posti, la 458 Italia, come ormai tradizione sulle vetture Ferrari per uso stradale, beneficia dell’esperienza maturata in Formula 1, come si evince ad esempio dalla precisione e immediatezza di risposta ai comandi del pilota e dalla particolare attenzione che è stata riservata alla riduzione degli attriti interni al propulsore per ottenere valori di consumo inferiori alla F430, nonostante l’incremento di cilindrata e di potenza. L’esperienza derivata dalle competizioni è presente sulla 458 Italia non solo in virtù di un trasferimento puramente tecnologico, ma anche “emozionale” grazie al forte accento posto sul connubio quasi simbiotico pilota-vettura. La 458 Italia, infatti, si caratterizza per una nuova impostazione di guida con volante e cruscotto di nuova concezione, frutto dell’esperienza proveniente dalle corse. Anche in questa area di sviluppo è stato di fondamentale importanza l’apporto ormai consolidato di Michael Schumacher che anche questa volta è stato coinvolto fin dall’inizio del progetto.

Il design, realizzato da Pininfarina, è un ulteriore conferma della profonda cesura che questa nuova vettura crea rispetto al passato. Lo stile si basa su una forma compatta e filante, espressione dei concetti di essenzialità, efficienza e leggerezza cui il progetto è ispirato. Come per tutte le Ferrari, l’estetica è strettamente dipendente dall’efficienza aerodinamica che su questo nuovo modello genera, tra l’altro, un carico verticale di 140 kg a 200 km/h. Il frontale è monobocca con prese d’aria laterali, con le sezioni dei profili studiate per convogliare l’aria verso i radiatori del motore e il nuovo fondo piatto. La 458 Italia presenta inoltre alette posizionate davanti ai radiatori che generano al contempo carico verticale e, con l’aumento delle velocità, si deformano aero-elasticamente allo scopo di ridurre la sezione d’ingresso ai radiatori e di conseguenza la resistenza all’avanzamento.

Il nuovo motore da 4499 cm3 è il primo V8 a iniezione diretta della Casa di Maranello montato in posizione posteriore-centrale, con un’altezza di compressione dei pistoni estremamente ridotta, tipica dei motori da competizione e che contribuisce ad ottenere un rapporto di compressione di 12,5:1. Dotato del tradizionale albero piatto, il propulsore eroga 570 CV a 9000 giri/minuto e con una potenza specifica di 127 CV/litro raggiunge un valore da primato assoluto non solo per la gamma e la storia Ferrari ma per tutto il segmento di riferimento. La coppia massima è di 540 Nm a 6000 giri/minuto, di cui più dell’80% è disponibile fin dai 3250 giri/minuto. La coppia specifica è da record: 120 Nm/litro. Un altro straordinario risultato raggiunto consiste nell’elevato livello di coppia disponibile pur mantenendo anche ai regimi più bassi una grande potenza.

Chiara, potente e coinvolgente è la sonorità del motore, convogliata nella fase di scarico verso i tre codini posteriori.

La 458 Italia adotta il cambio F1 a doppia frizione 7 marce che affianca a un forte incremento prestazionale un eccezionale comfort di marcia. Per il suo impiego sulla 458 Italia gli ingegneri sono intervenuti sulla rapportatura per meglio interpretare la curva di potenza e di coppia del nuovo motore. Fortemente sportivo, il cambio è così in grado di garantire maggior coppia già dai bassi regimi e il raggiungimento della velocità massima con la marcia più alta.

Questa nuova Ferrari rappresenta poi un ulteriore importante passo verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni. Nonostante il sensibile aumento di potenza del nuovo motore rispetto ai V8 precedenti, la 458 Italia è omologata con un consumo nel ciclo ECE+EUDC di 13,7 l/100 km e un valore di emissione di CO2 pari a 320 g/km, il migliore valore nel mercato di riferimento.

Anche in quest’ottica, nella progettazione gli ingegneri si sono concentrati sull’obiettivo del contenimento del peso, che si attesta a 1380 kg a secco per un rapporto peso/potenza di 2,42 kg/CV e una distribuzione ottimale dei pesi con il 58% sul posteriore. Il risultato di questo lavoro è sintetizzato da due semplici dati capaci di esprimere l’attitudine spiccatamente prestazionale della 458 Italia: accelerazione 0-100 km/h in meno di 3,4 secondi mentre la velocità massima è superiore ai 325 km/h.

Per il telaio di nuova concezione, sempre in alluminio, i tecnici di Maranello hanno fatto ricorso a diversi tipi di leghe e a tecniche di giunzione e lavorazione di derivazione aerospaziale.

Per quanto riguarda la dinamica, le sospensioni anteriori a triangoli sovrapposti e quelle posteriori con schema multilink sono state ridisegnate per ottenere un comportamento fortemente prestazionale che, insieme all’adozione di un rapporto di sterzo più diretto, garantisce prontezza di risposta della vettura mantenendo un comfort elevato.

L’integrazione dei sistemi elettronici E-Diff e F1-Trac, ora nella stessa centralina, e delle loro strategie è ancora maggiore, con un aumento del 32% dell’accelerazione longitudinale in uscita dalle curve rispetto a quanto avveniva nei precedenti modelli.

L’evoluzione dei controlli elettronici e la loro innovativa disposizione consente di innalzare il livello prestazionale raggiungibile in condizioni di guida estrema grazie anche a una gestione più immediata della ripartizione della coppia motrice in uscita dalle curve.

La stessa centralina gestisce anche l’ABS prestazionale che consente una migliore rilevazione delle necessità di intervento e un’attuazione ancora più efficace. Le pinze freno hanno un sistema di precarico dei pistoni per una risposta ancora più pronta all’attivazione del comando. Tutto ciò porta a uno spazio di frenata che da 100 km/h a zero è di soli 32,5 metri.

Fortemente caratterizzanti gli interni che presentano una nuova impostazione di guida e una rivoluzionaria interfaccia uomo-macchina con i comandi principali tutti sul volante.

Con la nuova Ferrari 458 Italia la Casa di Maranello completa la gamma degli 8 cilindri con una vettura dal puro DNA Ferrari che si rivolge a Ferraristi diversi rispetto a quelli per cui è pensata la Ferrari California. Quest’ultima è dedicata a chi cerca una grande versatilità abbinata alla Gran Turismo più prestazionale presente oggi sul mercato. La 458 Italia è concepita per chi ha la pura prestazione come requisito principale, e che vuole ritrovare sportività e comfort anche nell’utilizzo quotidiano, così come è ormai tradizione per i modelli Ferrari più recenti.

venerdì 20 marzo 2009

Ferrari F430 - Scuderia - Spider e GT

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Presentata ufficialmente durante il Motor Show di Parigi nel settembre 2004, la Ferrari F430 segna l'arrivo di una nuova generazione di modelli, con motore V8, prodotti dalla Ferrari.
Questa autovettura porta con sé uno sviluppo sull'uso dell'alluminio, iniziato con la 360 Modena. L'auto offre inoltre molte innovazioni significative che derivano dall'esperienza accumulata in Formula 1. La F430 è infatti stata la prima auto al mondo a montare l'E-Diff, un differenziale elettronico, e il cosiddetto "manettino" derivato dalla F1 che permette di controllare le dinamiche del veicolo.

Motore

Il motore della F430 è un 8 cilindri a V che non prende però nessuna delle componenti presenti sulla vecchia Ferrari 360. Il miglioramento delle prestazioni, la riduzione del peso e della dimensione della vettura sono da imputare anche al lavoro fatto dalla sezione sportiva della casa di Maranello. Nonostante l'incremento di potenza del motore, passato da 3586 a 4308 di cilindrata, il peso dello stesso è diminuito di circa 4 chili, mentre le performance sono notevolmente migliorate con un aumento della coppia del 25% e un aumento della potenza del 23%. In linea con gli ultimi progressi, la F430 ha 4 valvole per cilindro.

E-Diff

Una delle caratteristiche tecniche che è presente sulla F430 è il E-Diff o differenziale elettronico. Questa soluzione è stata usata per molti anni in F1. In pista, l'E-Diff garantisce la presa massima in uscita dalle curve. Questo sistema è disponibile siasulla versione F1 sia sul modello manuale.

La coppia è distribuita continuamente alle ruote grazie ad una frizione a doppio disco controllata da un sistema idraulico. La quantità di coppia realmente trasmessa alle ruote dipende dalle caratteristiche di guida (inclinazione del pedale dell'acceleratore, angolo di sterzata, velocità di rotazione della singola ruota) e porta vantaggi considerevoli in termini di prestazioni, stabilità, sicurezza attiva e risposta. Gli aiuti elettronici del differenziale riducono i tempi sul giro sul circuito di Fiorano di circa tre secondi rispetto alla prestazione della 360 Modena. Una nuova intelaiatura della trasmissione in alluminio ospita la scatola del cambio insieme al differenziale elettronico, così come il serbatoio dell'olio. il cambio è a 6 rapporti e l'ultima marcia è stata allungata per pe rmettere un miglior uso della potenza e della coppia del nuovo motore. La Ferrari F430 è disponibile sia con il cambio manuale classico sia col cambio F1,con le leve dietro il volante, che la Ferrari ha continuamente sviluppato e raffinato da qualche anno a questa parte. Cambiare marcia richiede appena 100 millisecondi.biare la messa a punto della sua automobile per mezzo del selettore posizionato sul volante.

Manettino

Come nella Formula 1, il guidatore della F430 può cambiare la messa a punto della sua automobile per mezzo del selettore posizionato sul volante. Il manettino è un commutatoreinterruttore controlla celermente le regolazioni delle sospensioni, la stabilità ed il controllo della trazione, l'E-Diff e la velocità di innesto delle marce (col cambio F1), e ovviamente coordina al meglio il funzionamento di tutte queste funzioni. Il manettino permette di cambiare le regolazioni per soddisfare le preferenze personali del guidatore, a seconda dello stato del fondo stradale e del grip offerto dall'asfalto. Le regolazioni a disposizione del guidatore sono 5. Queste sono: Ghiaccio, Normal, Sport, Race & CST OFF. A seconda della regolazione scelta, il controllo della stabilità ed il controllo della trazione saranno attivati o disattivati.

Sospensioni e freni

La F430 introduce una nuova generazione di sospensioni adattabili per la prima volta su Ferrari V8 per fornire un equilibrio fra sportività e comodità. Lavorando in stretta collaborazione con Brembo, gli assistenti tecnici della Ferrari hanno sviluppato dei dischi con una lega che include l'uso del molibdeno per migliorare la dissipazione di energia e calore. Questa nuova lega fornisce prestazioni di frenata significativamente migliori senza aumentare peso e dimensioni. Un'alternativa eccezionale sono i dischi in ceramica che forniscono un rendimento ancora superiore con, in più, una significativa riduzione di peso.

Aerodinamica

L'aerodinamica della F430 ha determinato un miglioramento del 50 % rispetto alla 360 Modena, conferendo stabilità alle alte velocità. A 200 km/ora, il carico verticale è di 45 chilogrammi maggiore rispetto alla 360 Modena, e diventa di 85 chilog rammi a 300 km/ora. Questo risultato eccellente è stato in parte realizzato includendo un nuovo spoiler nella parte inferiore del paraurti anteriore.

La parte posteriore si fa notare per l'estrattore, che fa aumentare la velocità dell'aria che passa sotto l'auto. Questo passaggio d'aria genera una depressione che schiaccia l'auto al suolo. Le due prese d'aria per il motore sono posizionate vicino la ruota in una zona dove passa un grande flusso d'aria, garantendo così un maggior volume di aria al motore.

Design esterno

Il design dell'auto è stato realizzata da Pininfarina. Tutte le caratteristiche del progetto danno risalto allo stile aggressivo dell'automobile e rispondono a requisiti funzionali precisi per quanto riguarda i flussi di raffreddamento del motore e le proprietà aerodinamiche. La carrozzeria è contraddistinta da due prese di aria ellittiche che alimentano i grandi radiatori richiesti per dissipare il calore del motore. L'ispirazione per la figura è stata presa dalle vetture da corsa della Ferrari, campioni del mondo F1 quell'anno.

I fari anteriori si estendono longitudinalmente e sono estremamenti compatti grazie all'uso del bixenon. I fari posteriori posti vicino allo spoiler, e che fuoriescono dalla coda, rendono l'automobile immediatamente riconoscibile anche quando si guida di notte. Davanti le ruote anteriori, gli scarichi dell'aria dirigono il flusso d'aria dal radiatore lungo i lati dell'auto. La sezione posteriore ripropone le caratteristiche che hanno dato alla Enzo una personalità così grande: i fari che fuoriescono dalla carrozzeria e l'estrattore rendono quest'autoriconoscibile a prima vista. Uno scarico per l'aria è stato posto nella parte posteriore per migliorare il raffreddamento nello scompartimento del motore.

Ogni sforzo inoltre è stato fatto per progettare i singoli componenti che danno risalto all'unicità ed alle prestazioni dell'automobile: le ruote sono una combinazione del classico design Ferrari e delle prestazioni eccezionali in termini di rigidità e peso leggero. Gli specchietti, con l'indicazione del modello dal lato del conducente, sono sostenuti da un doppio braccio così come lo erano sulla Testarossa negli anni 80. Inoltre i collettori di scarico hanno un high-tech design che li rende molto aggressivi.

Design interno

Gli interni della F430 sono in controtendenza rispetto alla moda di creare interni ricchi a scapito del peso. Così la F430 adotta la filosofia usata sulla Enzo, che ha puntato sulla funzionalità e sull'uso dei materiali alta tecnologia. Gli alloggi delle bocchette dell'aria, dei comandi per il riscaldamento e della radio sono realizzate con fibra dicarbonio. Gli strumenti includono un grande contagiri posizionato centralmente su una superficie gialla o rossa, evidenziata da un anello esterno di metallo, a fianco il tachimetro che ha come fondo scala i 360 km/h. I comandi più importanti sono stati posti sul volante, come, per esempio, "il manettino" e il tasto di accensione. I pannelli della portiera hanno un design semplice e funzionale in conformità con la filosofia dell'auto. Anche il tunnel centrale è ridotto al minimo.

La versione Scuderia

Ad agosto 2007 Ferrari ha diffuso le foto ufficiali della 430 Scuderia, una versione alleggerita e potenziata pensata per la pista ed erede dell a 360 Challen ge Stradale. In questa vettura sviluppata in collaborazione con Michael Schumacher, in particolare il peso viene ridotto di 100 kg per arrivare a 1.250 a secco e 1350 in ordine di marcia, e il motore è potenziato a 510 cv e 470 Nm di c oppia, con un regime massimo raggiungibile dal motore di 8640 rpm, per un rapporto peso potenza di 2,45 kg/CV.

L'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 3,6 s , la velocità massima è di 320 km/h e il chilometro da fermo viene percor so in 20.9 s. È stata dotata anche di potenti freni carboceramici che contribuiscono all'alleggerimento generale della vettura. Rispetto alla F430 stradale cambiano anche le opzioni del manettino disponibili: sparisce l’impostazione neve/ghiaccio più blanda, si parte quindi da fondi sdrucciolevoli, passando poi per normal,Sp ort, Race ed i nuovi CT barrato e CST barrato. In queste due ultime posizioni si lascia prima il solo controllo di stabilità e, come ultimo ed estremo Setup, si lascia tutto al totale controllo del pilota. La 430 Scuderia è stata presentata proprio da Michael Schumacher al Salone dell'auto di Francoforte di Settembre 2007.


giovedì 19 marzo 2009

Ferrari 612 Scaglietti

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Sergio Scaglietti, carrozziere a Modena negli ann
i degli inizi della straordinaria avventura iniziata da Enzo Ferrari, ha creato alcune delle più belle vetture di Maranello.
Il suo modo di crearle non era quello della matita e del disegno ma, come fosse uno scultore, quello di sbalzare dall’alluminio le forme.
Luca di Montezemolo ha quindi voluto dedicare a questo protagonista discreto ma importante della storia
della Ferrari, la 612 che, neanche a dirlo, è interamente in alluminio.
Potenza per quattro La 612 Scaglietti rappresenta la perfetta combinazione tra le prestazioni pure di una berlinetta sportiva Ferrari e l’abitabilità per quattro persone. A confronto con la 456M, modello Ferrari di grande successo che l’ha preceduta, questa sintesi deriva dalle eccellenti misure interne di abitabilità, favorite dalle dimensioni sensibilmente superiori, abbinate ad un peso vettura inferiore di 60 kg rispetto alla 456M e a scelte progettuali senza compromessi.
Esclusiva in ogni dettaglio Per la prima volta su un
modello Ferrari 12 cilindri, la costruzione è interamente in alluminio (telaio con architettura space frame e scocca) realizzata dalla Ferrari nello stabilimento Scaglietti dedicato alla tecnologia delle leghe leggere. Il risultato è un incremento del 60% nell'efficienza della scocca completa (rapporto rigidezza/peso). L’innovativa struttura in alluminio della 612 Scaglietti si traduce anche in benefici in termini di comfort, guidabilità e nella massima protezione degli occupanti in caso di urto.
Il motore, a V di 65° (la cui cilindrata di 5748 cc, arrotondata, compare nella sigla numerica della vettura) rappresenta la sintesi della più avanzata tecnologia motoristica Ferrari; in particolare, grazie ad ulteriori sviluppi su aspirazione, scarico e fluidodinamica, raggiunge la potenza massima di 540 CV a 7250 giri.
La trasmissione meccanica a 6 marce è prevista sia con comando ma
nuale che, soprattutto, con un comando elettroattuato di nuova generazione, denominato F1A, pensato per conciliare al meglio la velocità di cambiata nell’uso manuale con il comfort nell’utilizzo automatico.
Motore centrale L’architettura di base con motore anteriore centrale (collocato dietro l’assale anteriore) e cambio in blocco con il differenziale posteriore, per il massimo arretramento ed abbassamento del baricentro, con evidenti benefici sul comportamento dinamico della vettura: accelerazione 0-100 km/h in 4,2 secondi, stabilità, frenata e, più in generale, una notevole agilità di guida. L’eccezionale ripartizione dei pesi (46% anteriore, 54% posteriore) è completata dall’assetto prestazionale a smorzamento controllato e dal sistema CST (controllo stabilità e trazione) introdotto per la prima volta su una Ferrari.
La matita è di Pininfarina Disegnata da Pininfarina come sintesi naturale di dinamismo ed eleganza, e con un caratteristico sguscio concavo sulle fiancate (reminiscenza della celebre 375 MM Rossellini-Bergman), la 612 Scaglietti abbina alla natura di purosangue una eccellente abitabilità: dall’ingresso in vettura per tutti e quattro i passeggeri, al notevole spazio longitudinale (favorito dall’allungamento vettura di 139 mm rispetto alla 456M), fino alla abitabilità per i posti posteriori in termini sia di spazio alle teste, sia di ergonomia di seduta.
Lo spazio disponibile è completato da una capacità baule di 240 litri, incrementata del 25% rispetto alla 456M, e in grado di alloggiare un set valigie di 5 pezzi oppure due sacche da golf.
Comoda e raffinata La qualità di vita a bordo degli occupanti è completata da dotazioni di nuova generazione a garanzia di comfort ed ergonomia (dal gruppo strumentazione e comandi-volante a disposizione del pilota, al climatizzatore bi-zonale, fino all’impianto Hi-End Bose sviluppato specificatamente per la 612 Scaglietti), nel contesto di un ambiente caratterizzato da alluminio a vista e pelle, completamente personalizzabile a richiesta del cliente.
Scheda tecnica sintetica

Dimensioni e pesi Lunghezza 4902 mm Larghezza 1957 mm Altezza 1344 mm Passo 2950 mm Carreggiata anteriore 1688 mm Carreggiata posteriore 1641 mm Peso in ordine di marcia 1840 kg
Pneumatici Anteriori 245/45 - 18'' Posteriori 285/40 - 19''
Motore Numero cilindri 12 a V di 65° Alesaggio/corsa 89 x 77 mm Cilindrata unitaria 479 cc Cilindrata totale 5748 cc Rapporto di compressione 11,2:1 Potenza massima 540 CV @ 7250 g/min Coppia massima 60 Kgm @ 5250 g/min
Prestazioni

Velocità massima
>315 km/h Accelerazione 0-100 km/h 4,2 s