venerdì 20 marzo 2009

Ferrari F430 - Scuderia - Spider e GT

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Presentata ufficialmente durante il Motor Show di Parigi nel settembre 2004, la Ferrari F430 segna l'arrivo di una nuova generazione di modelli, con motore V8, prodotti dalla Ferrari.
Questa autovettura porta con sé uno sviluppo sull'uso dell'alluminio, iniziato con la 360 Modena. L'auto offre inoltre molte innovazioni significative che derivano dall'esperienza accumulata in Formula 1. La F430 è infatti stata la prima auto al mondo a montare l'E-Diff, un differenziale elettronico, e il cosiddetto "manettino" derivato dalla F1 che permette di controllare le dinamiche del veicolo.

Motore

Il motore della F430 è un 8 cilindri a V che non prende però nessuna delle componenti presenti sulla vecchia Ferrari 360. Il miglioramento delle prestazioni, la riduzione del peso e della dimensione della vettura sono da imputare anche al lavoro fatto dalla sezione sportiva della casa di Maranello. Nonostante l'incremento di potenza del motore, passato da 3586 a 4308 di cilindrata, il peso dello stesso è diminuito di circa 4 chili, mentre le performance sono notevolmente migliorate con un aumento della coppia del 25% e un aumento della potenza del 23%. In linea con gli ultimi progressi, la F430 ha 4 valvole per cilindro.

E-Diff

Una delle caratteristiche tecniche che è presente sulla F430 è il E-Diff o differenziale elettronico. Questa soluzione è stata usata per molti anni in F1. In pista, l'E-Diff garantisce la presa massima in uscita dalle curve. Questo sistema è disponibile siasulla versione F1 sia sul modello manuale.

La coppia è distribuita continuamente alle ruote grazie ad una frizione a doppio disco controllata da un sistema idraulico. La quantità di coppia realmente trasmessa alle ruote dipende dalle caratteristiche di guida (inclinazione del pedale dell'acceleratore, angolo di sterzata, velocità di rotazione della singola ruota) e porta vantaggi considerevoli in termini di prestazioni, stabilità, sicurezza attiva e risposta. Gli aiuti elettronici del differenziale riducono i tempi sul giro sul circuito di Fiorano di circa tre secondi rispetto alla prestazione della 360 Modena. Una nuova intelaiatura della trasmissione in alluminio ospita la scatola del cambio insieme al differenziale elettronico, così come il serbatoio dell'olio. il cambio è a 6 rapporti e l'ultima marcia è stata allungata per pe rmettere un miglior uso della potenza e della coppia del nuovo motore. La Ferrari F430 è disponibile sia con il cambio manuale classico sia col cambio F1,con le leve dietro il volante, che la Ferrari ha continuamente sviluppato e raffinato da qualche anno a questa parte. Cambiare marcia richiede appena 100 millisecondi.biare la messa a punto della sua automobile per mezzo del selettore posizionato sul volante.

Manettino

Come nella Formula 1, il guidatore della F430 può cambiare la messa a punto della sua automobile per mezzo del selettore posizionato sul volante. Il manettino è un commutatoreinterruttore controlla celermente le regolazioni delle sospensioni, la stabilità ed il controllo della trazione, l'E-Diff e la velocità di innesto delle marce (col cambio F1), e ovviamente coordina al meglio il funzionamento di tutte queste funzioni. Il manettino permette di cambiare le regolazioni per soddisfare le preferenze personali del guidatore, a seconda dello stato del fondo stradale e del grip offerto dall'asfalto. Le regolazioni a disposizione del guidatore sono 5. Queste sono: Ghiaccio, Normal, Sport, Race & CST OFF. A seconda della regolazione scelta, il controllo della stabilità ed il controllo della trazione saranno attivati o disattivati.

Sospensioni e freni

La F430 introduce una nuova generazione di sospensioni adattabili per la prima volta su Ferrari V8 per fornire un equilibrio fra sportività e comodità. Lavorando in stretta collaborazione con Brembo, gli assistenti tecnici della Ferrari hanno sviluppato dei dischi con una lega che include l'uso del molibdeno per migliorare la dissipazione di energia e calore. Questa nuova lega fornisce prestazioni di frenata significativamente migliori senza aumentare peso e dimensioni. Un'alternativa eccezionale sono i dischi in ceramica che forniscono un rendimento ancora superiore con, in più, una significativa riduzione di peso.

Aerodinamica

L'aerodinamica della F430 ha determinato un miglioramento del 50 % rispetto alla 360 Modena, conferendo stabilità alle alte velocità. A 200 km/ora, il carico verticale è di 45 chilogrammi maggiore rispetto alla 360 Modena, e diventa di 85 chilog rammi a 300 km/ora. Questo risultato eccellente è stato in parte realizzato includendo un nuovo spoiler nella parte inferiore del paraurti anteriore.

La parte posteriore si fa notare per l'estrattore, che fa aumentare la velocità dell'aria che passa sotto l'auto. Questo passaggio d'aria genera una depressione che schiaccia l'auto al suolo. Le due prese d'aria per il motore sono posizionate vicino la ruota in una zona dove passa un grande flusso d'aria, garantendo così un maggior volume di aria al motore.

Design esterno

Il design dell'auto è stato realizzata da Pininfarina. Tutte le caratteristiche del progetto danno risalto allo stile aggressivo dell'automobile e rispondono a requisiti funzionali precisi per quanto riguarda i flussi di raffreddamento del motore e le proprietà aerodinamiche. La carrozzeria è contraddistinta da due prese di aria ellittiche che alimentano i grandi radiatori richiesti per dissipare il calore del motore. L'ispirazione per la figura è stata presa dalle vetture da corsa della Ferrari, campioni del mondo F1 quell'anno.

I fari anteriori si estendono longitudinalmente e sono estremamenti compatti grazie all'uso del bixenon. I fari posteriori posti vicino allo spoiler, e che fuoriescono dalla coda, rendono l'automobile immediatamente riconoscibile anche quando si guida di notte. Davanti le ruote anteriori, gli scarichi dell'aria dirigono il flusso d'aria dal radiatore lungo i lati dell'auto. La sezione posteriore ripropone le caratteristiche che hanno dato alla Enzo una personalità così grande: i fari che fuoriescono dalla carrozzeria e l'estrattore rendono quest'autoriconoscibile a prima vista. Uno scarico per l'aria è stato posto nella parte posteriore per migliorare il raffreddamento nello scompartimento del motore.

Ogni sforzo inoltre è stato fatto per progettare i singoli componenti che danno risalto all'unicità ed alle prestazioni dell'automobile: le ruote sono una combinazione del classico design Ferrari e delle prestazioni eccezionali in termini di rigidità e peso leggero. Gli specchietti, con l'indicazione del modello dal lato del conducente, sono sostenuti da un doppio braccio così come lo erano sulla Testarossa negli anni 80. Inoltre i collettori di scarico hanno un high-tech design che li rende molto aggressivi.

Design interno

Gli interni della F430 sono in controtendenza rispetto alla moda di creare interni ricchi a scapito del peso. Così la F430 adotta la filosofia usata sulla Enzo, che ha puntato sulla funzionalità e sull'uso dei materiali alta tecnologia. Gli alloggi delle bocchette dell'aria, dei comandi per il riscaldamento e della radio sono realizzate con fibra dicarbonio. Gli strumenti includono un grande contagiri posizionato centralmente su una superficie gialla o rossa, evidenziata da un anello esterno di metallo, a fianco il tachimetro che ha come fondo scala i 360 km/h. I comandi più importanti sono stati posti sul volante, come, per esempio, "il manettino" e il tasto di accensione. I pannelli della portiera hanno un design semplice e funzionale in conformità con la filosofia dell'auto. Anche il tunnel centrale è ridotto al minimo.

La versione Scuderia

Ad agosto 2007 Ferrari ha diffuso le foto ufficiali della 430 Scuderia, una versione alleggerita e potenziata pensata per la pista ed erede dell a 360 Challen ge Stradale. In questa vettura sviluppata in collaborazione con Michael Schumacher, in particolare il peso viene ridotto di 100 kg per arrivare a 1.250 a secco e 1350 in ordine di marcia, e il motore è potenziato a 510 cv e 470 Nm di c oppia, con un regime massimo raggiungibile dal motore di 8640 rpm, per un rapporto peso potenza di 2,45 kg/CV.

L'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 3,6 s , la velocità massima è di 320 km/h e il chilometro da fermo viene percor so in 20.9 s. È stata dotata anche di potenti freni carboceramici che contribuiscono all'alleggerimento generale della vettura. Rispetto alla F430 stradale cambiano anche le opzioni del manettino disponibili: sparisce l’impostazione neve/ghiaccio più blanda, si parte quindi da fondi sdrucciolevoli, passando poi per normal,Sp ort, Race ed i nuovi CT barrato e CST barrato. In queste due ultime posizioni si lascia prima il solo controllo di stabilità e, come ultimo ed estremo Setup, si lascia tutto al totale controllo del pilota. La 430 Scuderia è stata presentata proprio da Michael Schumacher al Salone dell'auto di Francoforte di Settembre 2007.


giovedì 19 marzo 2009

Ferrari 612 Scaglietti

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Sergio Scaglietti, carrozziere a Modena negli ann
i degli inizi della straordinaria avventura iniziata da Enzo Ferrari, ha creato alcune delle più belle vetture di Maranello.
Il suo modo di crearle non era quello della matita e del disegno ma, come fosse uno scultore, quello di sbalzare dall’alluminio le forme.
Luca di Montezemolo ha quindi voluto dedicare a questo protagonista discreto ma importante della storia
della Ferrari, la 612 che, neanche a dirlo, è interamente in alluminio.
Potenza per quattro La 612 Scaglietti rappresenta la perfetta combinazione tra le prestazioni pure di una berlinetta sportiva Ferrari e l’abitabilità per quattro persone. A confronto con la 456M, modello Ferrari di grande successo che l’ha preceduta, questa sintesi deriva dalle eccellenti misure interne di abitabilità, favorite dalle dimensioni sensibilmente superiori, abbinate ad un peso vettura inferiore di 60 kg rispetto alla 456M e a scelte progettuali senza compromessi.
Esclusiva in ogni dettaglio Per la prima volta su un
modello Ferrari 12 cilindri, la costruzione è interamente in alluminio (telaio con architettura space frame e scocca) realizzata dalla Ferrari nello stabilimento Scaglietti dedicato alla tecnologia delle leghe leggere. Il risultato è un incremento del 60% nell'efficienza della scocca completa (rapporto rigidezza/peso). L’innovativa struttura in alluminio della 612 Scaglietti si traduce anche in benefici in termini di comfort, guidabilità e nella massima protezione degli occupanti in caso di urto.
Il motore, a V di 65° (la cui cilindrata di 5748 cc, arrotondata, compare nella sigla numerica della vettura) rappresenta la sintesi della più avanzata tecnologia motoristica Ferrari; in particolare, grazie ad ulteriori sviluppi su aspirazione, scarico e fluidodinamica, raggiunge la potenza massima di 540 CV a 7250 giri.
La trasmissione meccanica a 6 marce è prevista sia con comando ma
nuale che, soprattutto, con un comando elettroattuato di nuova generazione, denominato F1A, pensato per conciliare al meglio la velocità di cambiata nell’uso manuale con il comfort nell’utilizzo automatico.
Motore centrale L’architettura di base con motore anteriore centrale (collocato dietro l’assale anteriore) e cambio in blocco con il differenziale posteriore, per il massimo arretramento ed abbassamento del baricentro, con evidenti benefici sul comportamento dinamico della vettura: accelerazione 0-100 km/h in 4,2 secondi, stabilità, frenata e, più in generale, una notevole agilità di guida. L’eccezionale ripartizione dei pesi (46% anteriore, 54% posteriore) è completata dall’assetto prestazionale a smorzamento controllato e dal sistema CST (controllo stabilità e trazione) introdotto per la prima volta su una Ferrari.
La matita è di Pininfarina Disegnata da Pininfarina come sintesi naturale di dinamismo ed eleganza, e con un caratteristico sguscio concavo sulle fiancate (reminiscenza della celebre 375 MM Rossellini-Bergman), la 612 Scaglietti abbina alla natura di purosangue una eccellente abitabilità: dall’ingresso in vettura per tutti e quattro i passeggeri, al notevole spazio longitudinale (favorito dall’allungamento vettura di 139 mm rispetto alla 456M), fino alla abitabilità per i posti posteriori in termini sia di spazio alle teste, sia di ergonomia di seduta.
Lo spazio disponibile è completato da una capacità baule di 240 litri, incrementata del 25% rispetto alla 456M, e in grado di alloggiare un set valigie di 5 pezzi oppure due sacche da golf.
Comoda e raffinata La qualità di vita a bordo degli occupanti è completata da dotazioni di nuova generazione a garanzia di comfort ed ergonomia (dal gruppo strumentazione e comandi-volante a disposizione del pilota, al climatizzatore bi-zonale, fino all’impianto Hi-End Bose sviluppato specificatamente per la 612 Scaglietti), nel contesto di un ambiente caratterizzato da alluminio a vista e pelle, completamente personalizzabile a richiesta del cliente.
Scheda tecnica sintetica

Dimensioni e pesi Lunghezza 4902 mm Larghezza 1957 mm Altezza 1344 mm Passo 2950 mm Carreggiata anteriore 1688 mm Carreggiata posteriore 1641 mm Peso in ordine di marcia 1840 kg
Pneumatici Anteriori 245/45 - 18'' Posteriori 285/40 - 19''
Motore Numero cilindri 12 a V di 65° Alesaggio/corsa 89 x 77 mm Cilindrata unitaria 479 cc Cilindrata totale 5748 cc Rapporto di compressione 11,2:1 Potenza massima 540 CV @ 7250 g/min Coppia massima 60 Kgm @ 5250 g/min
Prestazioni

Velocità massima
>315 km/h Accelerazione 0-100 km/h 4,2 s


mercoledì 18 marzo 2009

Ferrari 599 GTB Fiorano

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La Ferrari, con la nuovissima 599 GTB Fiorano presentata all'ultimo Salone d
ell’Auto di Ginevra, rinnova ed esalta quel concetto di supercar, iniziato con la 550-575 Maranello del 1996, tanto caro al fondatore Enzo Ferrari, il quale amava ripetere che “i buoi tirano il carro, non lo spingono”, per indicare la sua predilezione per le vetture con il motore davanti. E che motore! Il cuore di questa vettura è, noblesse oblige, un V12 a 65° di 6 litri di cilindrata, capace di erogare una potenza di 620 CV al regime di 7600 giri/min e una coppia di 608 Nm a 5600 giri/min.

La carrozzeria, ovviamente opera di Pininfarina, e il telaio sono ora interamente di alluminio, permettendo un risparmio di peso di 50 kg rispetto alla 575 (la bilancia segna 1580 kg a secco) e un favorevolissimo rapporto peso/potenza inferiore ai 2,6 kg/CV.

Questi dati, fanno della 599 GTB Fiorano la più prestazionale berlinetta mai sviluppata a Maranello, eccezion fatta per l’esclusivissima Enzo, con tutte le carte in regola per diventare il nuovo punto di riferimento, in termini di sportività, emozioni di guida, design ed esclusività nel mondo delle supercar.

599 come la cilindrata (5999 cc, per la precisione) del V12 divisa per dieci; GTB come Gran Turismo Berlinetta, sigla che porta alla memoria alcune delle più affascinanti berlinette Ferrari del passato; Fiorano, la pista di prova Ferrari per le vetture F1 e stradali, per continuare l’omaggio della Casa verso la sua terra.

Il propulsore da 5999 cm3 ha nobili origini, derivando direttamente da quello montato sulla Enzo. Con una potenza specifica di 103 CV/litro e un regime massimo di rotazione al limitatore di ben 8400 giri/min, stabilisce un primato mai raggiunto da un propulsore di serie aspirato di questa cilindrata (se non dalla Enzo stessa). Ha quattro variatori di fase, sia sul lato aspirazione che sul lato scarico, per garantire la massima guidabilità e regolarità in un ampio campo di funzionamento. Grazie a questo motore, la 599 GTB Fiorano supera i 330 km/h di velocità massima, schizza da 0 a 100 km/h in 3,7 s, da 0 a 200 km/h in 11 s e copre il chilometro da fermo in 20,6 s.
Per abbassare il propulsore e di conseguenza il baricentro della vettura, è stata adottata una compatta frizione bidisco, riducendo contemporanea
mente l’inerzia del motore a salire di giri, e la lubrificazione a carter secco. Questa disposizione aiuta nel superamento dei test di impatto con pedone, a cui deve sottostare anche una supercar, lasciando più spazio tra il basso cofano e il motore. Rispetto alla 550-575 la distribuzione è mossa da una catena anziché dalla cinghia, garantendo costanza nel tempo della fasatura, maggiore affidabilità e silenziosità e riduzione gli interventi di manutenzione.
I tecnici Ferrari hanno curato particolarmente uno degli elementi distintivi dei loro motori: il sound. A tal fine,
sono state ridotte le rumorosità meccaniche ed esaltata la “voce” del V12 che esce dai quattro terminali di scarico.

Grazie al continuo trasferimento di know-how dal mondo della Formula 1 alle vetture di serie, sono stati affinati il cambio robotizzato “F1-SuperFast” e il sistema di controllo della trazione e stabilità “F1-Track”. Il primo, con la taratura più sportiva, permette cambi marcia in soli 100 ms (contro i 250 ms della 575), lasciando a disposizione del pilota anche la modalità automatica e il “Launch-Control” per partenze brucianti; il secondo, attraverso il continuo monitoraggio della dinamica del veicolo, garantisce in ogni condizione di guida la massima trazione, fondendo sportività ed elevati livelli di sicurezza, e permettendo anche al pilota meno esperto di avvicinarsi al limite della vettura.
Novità assoluta è l’adozione di Sospensioni a Controllo Magnetoreologico (SCM), che sfruttano la capacità del fluido contenuto negli ammortizzatori di variare istantaneamente le proprie caratteristiche, quali la densità, se sottoposto ad un campo magnetico controllato. Il sistema interviene in tempo reale riducendo le oscillazioni del corpo vettura (come il rollio) per un miglior handling, facilitando il controllo nelle fasi di accelerazione, frenata e cambi di direzione.
Tutti questi sistemi sono totalmente integrati tra di loro e gestibili dall’ormai noto manettino posto sul volante e collegato ad un display, che permette di selezionare, tra cinque diverse posizioni, il “carattere” della vettura a seconda delle esigenze, dalla guida su fondi a bassa aderenza al setup per il giro in pista.

L’aerodinamica è curatissima: l’ottimizzazione del fondo vettura e il vistoso scivolo estrattore posteriore forniscono un carico aerodinamico di 160 kg a 300 km/h, con un Cx contenuto in 0,336, mentre le originali “pinne” poste ai lati del lunotto hanno una funzione stabilizzante.

Le ardite linee esterne, estreme ed aggressive, presentano espliciti richiami alle Ferrari degli anni ‘60, come i proiettori singoli posteriori (a led) che ricordano la 275 GTB, e i due estrattori d’aria sul lungo cofano che caratterizzavano la 365 GTB/4. Il frontale è caratterizzato dall’ampia bocca per il raffreddamento del motore e dai gruppi ottici bi-xeno.
I cerchi, rigorosamente a stella, calzano pneumatici 245/40 19’’ all’anterior
e e 305/35 20’’ al posteriore dotati di sensore per il controllo della pressione.
All’interno, troviamo un sapiente mix di materiali hi-tech,
come fibra di carbonio e alluminio, che dominano la zona di interfaccia uomo-macchina, e di pregiata pelle, che copre la parte bassa del cruscotto, le porte, la maniglia centrale per il supporto del passeggero e gli inediti sedili sportivi avvolti da un guscio in carbonio.
Con la Ferrari 599 GTB Fiorano si arricchisce ulteriormente il programma di personalizzazione Carrozzeria Scaglietti, che permette ad ogni cliente di ritagliarsi la vettura in ogni particolare in base ai propri gusti.


Ferrari California

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L'EVOLUZIONE DEL CABRIOLET
Il tema delle Cabrio è sempre stato fondamentale per Ferrari, non fosse altro perché le prime auto la 125 S del '47, la prima Ferrari ufficiale), seppur estremizzando il concetto, erano modelli senza tetto. Le famose “barchette”.
Ferrari negli anni ha fatto proprio il concetto producendo alcuni tra quelli che vengono acclamati come autentici capolavori: la 342 America del '51, la 250 GT Spider California del '58, la 250 GT Cabriolet, le 275, 330 e 365 GTS, la Daytona Spider. Più vicino a noi, si ricordano le Mondial Cabriolet, la 348 Spider, l'F355 e l'attuale F430 Spider.
Ma qualcosa è cambiato: le vetture C+C, Coupé - Cabriolet, stanno monopolizzando il mercato a scapito (per i puristi) del vecchio, tradizionale e tanto amato tetto in tela: la Mercedes SL e la BMW Me Cabriolet dimostrano che ora il tema è quello di una vettura di massima versatilità e “trasformismo”. A questo concetto e a questo rinnovato fascino di una tipica vettura scoperta, si ispira il nuovo gioiello rosso. E' disponibile esclusivamente come convertibile con capote rigida ripiegabile. Telaio e carrozzeria sono realizzati in alluminio come tutti gli altri modelli dell'attuale gamma. Sarà equipaggiata con un nuovo motore V8 montato, per la prima volta nella storia della Marca, in posizione anteriore-centrale.

MECCANICA
Il motore V8 di 4.300 litri cilindrata, posizionato in posizione anteriore-centrale è, dotato di albero motore piatto ed iniezione diretta, eroga 460 cavalli a 7.500 giri/min. Come tutti gli altri modelli attuali della gamma Ferrari, telaio e carrozzeria sono realizzati in alluminio, materiale che assicura leggerezza e robustezza.
Al propulsore, che consente alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi, è abbinata, secondo il tradizionale schema Transaxle seguendo la classica disposizione Ferrari, una nuova trasmissione a doppia frizione e 7 marce. Le emissioni di CO2 che si attestano intorno a 310 g/km. La soluzione della doppia frizione migliora anche il comfort di marcia, esaltato da un nuovo schema multilink delle sospensioni posteriori. La vettura è equipaggiata con il sistema di controllo della motricità F1-Trac, presentato per la prima volta sulla 599 GTB Fiorano e ora ulteriormente sviluppato per gli utilizzi più tipici di questa nuova GT. La massima efficienza frenante è infine assicurata dall'impianto con dischi in materiale carbo-ceramico Brembo, di serie.

ABITACOLO
Oltre ai classici stilemi della Marca, gli interni della vettura rispondono ai requisiti di alta qualità dei materiali abbinata alla tradizionale maestria della lavorazioni artigianali Ferrari. Nuovi componenti e dotazioni, come i sedili, il volante, il quadro strumenti ed il sistema info-telematico, insieme all'ottimizzazione aerodinamica nel suo complesso, assicurano una superiore ergonomia di guida sia a vettura aperta che chiusa.

La Ferrari California si rivolge a quella clientela che cerca, oltre a tutto ciò che il Cavallino Rampante significa in termini di sportività, design ed innovazione, un utilizzo più frequente e versatile.